domenica 3 luglio 2011

Stangata sulle pensioni: tagli in arrivo per 13 milioni di italiani?


ROMA – Altro che meno tagli per tutti: la manovra potrebbe tagliare le pensioni più modeste, quelle da 1400 euro al mese. Secondo quanto riportato da ‘Il Corriere della Sera’, il decreto per la correzione dei conti pubblici prevedrebbe infatti la mancata rivalutazione per il biennio 2012-2013 delle pensioni superiori a cinque volte il minimo, cioe’ 2.300 euro al mese (il minimo delle pensioni Inps 2011 e’ di 476 euro al mese), mentre quelle piu’ basse, comprese tra 1.428 e 2.380 euro mensili, dovrebbero essere valutate per tenere conto dell’inflazione, ma solo nella misura del 45%. Traduzione? Riduzioni pesanti per le pensioni, modeste, di 13 milioni di italiani.
A cio’ si aggiungerebbe l’allungamento dell’eta’ minima di pensione che dal 2014 salira’ di almeno tre mesi con l’anticipo dell’agganciamento automatico delle speranze di vita.
Sempre secondo ‘Il Corriere della Sera’, ad essere riviste non saranno solo le pensioni medie ma anche i parametri delle pensioni di reversibilità. “Il riordino dell’assistenza – si legge – partirà con la razionalizzazione delle prestazioni, eliminando tutte le sovrapposizioni tra i diversi strumenti previdenziali e assistenziali e quelli fiscali che, impropriamente, contribuiscono a sostenere i cittadini meno abbienti. Il secondo passaggio sarà la riorganizzazione delle competenze tra l’Inps, le Regioni e i Comuni. L’Inps sarà agente pagatore e controllore, mentre la prestazione dei servizi sarà lasciata agli enti locali. Le Regioni avranno un fondo per finanziare l’indennità di accompagnamento agli invalidi da ripartire tra di loro secondo standard ben precisi. Mentre ai Comuni, singoli o in forma associata, sarà trasferito il sistema della carta acquisti, con lo scopo di identificare i beneficiari e di integrare le risorse, con fondi propri o convogliando sulla carta acquisti le erogazioni liberali”.
La stretta sull’indicizzazione delle pensioni, secondo quanto rileva ‘Il Sole 24 Ore’, dovrebbe garantire una minor spesa cumulata, nel triennio 2012-2014, pari a 2,2 miliardi. La platea colpita dal blocco sfiorerebbe i 5 milioni di pensionati. Per quanto riguarda il posticipo di tre mesi del momento del pensionamento previsto nel 2014, dovrebbe produrre una minor spesa per 200 milioni nell’anno interessato, mentre il risparmio cumulato e’ stato stimato tra il 2014 e il 2020 in 1,9 miliardi.

Nessun commento:

Posta un commento