sabato 22 gennaio 2011

CASINI/CUFFARI“mi assumo la responsabilità politica di questo, e questo l’ho detto davanti al paese”

VIDEO


“mi assumo la responsabilità politica di questo, e questo l’ho detto davanti al paese”


ED ORA?  SI DIMETTERA' ?

Ruby/ Marina Berlusconi: Dichiarazioni Saviano fanno orrore.


Ruby/ Marina Berlusconi: Dichiarazioni Saviano fanno orrore. Con dedica laurea a pm Milano rinnega principi sue battaglie


Milano, 22 gen. (TMNews) – “Mi fa letteralmente orrore che una persona come Roberto Saviano, che ha sempre dichiarato di voler dedicare ogni sua energia alla battaglia per il rispetto della liberta’, della dignita’ delle persone e della legalità, sia arrivata a calpestare e di conseguenza a rinnegare tutto quello per cui ha sempre proclamato di battersi”. Lo ha affermato, in una nota, la presidente di Fininvest e Mondadori Marina Berlusconi sulle motivazioni usate dallo scrittore per spiegare la decisione di dedicare ai pm di Milano che indagano sul Premier per il caso Ruby la laurea honoris causa, ricevuta dall’università di Genova.

Casini:"Cuffaro è una persona onesta".

Domenica 5 Febbraio 2006 

Pier Ferdinando Casini, Presidente della Camera, ospite di "In mezz'ora" di Lucia Annunziata su Rai3 è intervenuto nel dibattito sull'opportunità di candidare Totò Cuffaro, sotto processo per favoreggiamento aggravato alla Mafia, alla Presidenza della Regione Siciliana.
"Mi assumo la responsabilità di ritenere Salvatore Cuffaro una persona onesta. Cuffaro - ha continuato Casini - è un signore che fa politica e che qualcuno ha messo sotto processo". Il presidente dell'Udc ha poi sostenuto che le principali accuse nei confronti del governatore della Sicilia sono state "già smentite nei fatti dai magistrati".
La difesa a spada tratta di Casini non ammette dubbi 
"Sono convinto dell'onestà di Cuffaro e che sarà scagionato dalla magistratura".Fonte: Apcom

Cassazione confermata la condanna a Cuffaro .. ma in carcere ci va?


L'ex governatore della Sicilia condannato a sette anni di reclusione per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra. Confermato così il verdetto del 23 gennaio. Ora rischia il carcere. Il procuratore generale aveva chiesto uno sconto di pena


I giudici della seconda sezione penale della Corte di Cassazione, presieduta da Antonio Esposito, hanno confermato, a carico dell'ex governatore della Sicilia Salvatore Cuffaro, la condanna a sette anni di reclusione per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra e violazione del segreto istruttorio nell'ambito del processo "talpe alla Dda". Ora Cuffaro, attualmente senatore dei Popolari Italia Domani, rischia il carcere. (ma come "rischia" non dovrebbe andarci ? )

Questa mattina Cuffaro si è raccolto in preghiera in una chiesa nei pressi della sua abitazione romana, di fronte al Pantheon, in attesa della sentenza


Secondo indiscrezioni, Cuffaro sarebbe pronto a costituirsi: una mossa che aveva già previsto di compiere nel caso che le cose si fossero messe male, come è accaduto, anche per evitare l'arresto plateale. In passato, dopo la condanna definitiva, l'ex parlamentare Cesare Previti si costituì spontaneamente nel carcere romano di Rebibbia.

venerdì 21 gennaio 2011

Mai Dire Provini: un'associazione per le vittime dei reality

UNA SOLA FALCE, UN SOLO MARTELLO

In Italia non ci sono piu' i voti per 4-5 partiti comunisti.
Ne basta uno solo, che ritrovi il contatto con la gente, che difenda i diritti dei lavoratori e delle persone piu' deboli.
Ora più che mai, è necessario marciare nella stessa direzione, il popolo della sinistra chiede unità: non c'è spazio per tanti partiti comunisti, e non c'è spazio per costruire una sinistra non meglio identificata tra il Pd e PdCI,RC.
Serve UN SOLO PARTITO, che faccia politica tra la gente e per la gente, che faccia capire al popolo italiano quali sono le manovre anti-democratiche del governo Berlusconi, che non si accontenti di avere un consigliere quà e un assessore di là, che possa essere riconoscibile dalla gente, come lo era il P.C.I., per moralità e per coerenza.
C'è un movimento straordinario di studenti e di lavoratori che sono tornati a scendere in piazza e a mobilitarsi(talvolta anche insieme) come non si vedeva tanto tempo per difendere i loro diritti.
Sono lor che possono dare la spinta che manca alla sinistra, il motore di un processo di rinnovameto della politica e del modo di far politica della sinistra, non piu' dettato da divisioni e da contrasti, ma unitario per raggiungere obiettivi comuni.
Ecco perchè "Una sola falce e un solo martello", perchè c'è ancora bisogno di un partito che riesca a penetrare e a guidare questi conflitti sociali e possa difendere i lavoratori e i giovani precari dagli effetti devastanti di questa crisi economica prodotta dalle contraddizioni e dalle fragilità del modello economico capitalista.
C'è bisogno di un partito, UNO SOLO, che sia in grado di fare tutto questo

da gruppo faebook UNA SOLA FALCE, UN SOLO MARTELLO: UN SOLO GRANDE PARTITO COMUNISTA

Carcere di Sulmona - Aveva terminato la pena ma si impicca

Si può morire di carcere pur avendo scontato per intero la propria condanna? Si che si può. Mahmoud Tawfic, egiziano di 66 anni, si è suicidato nella tarda serata di mercoledì nella sua cella del “reparto internati” del carcere di Sulmona, tristemente noto alle cronache per la lunga scia di suicidi e morti avvenute all’interno delle sue mura. Il reparto internati non è un carcere, o meglio, non dovrebbe esserlo anche se di fatto lo è, per giunta nella sua condizione peggiore. In Casa lavoro finiscono quegli ex detenuti che una volta terminata di scontare la pena devono sottostare ad una delle tante «pene accessorie», così vengono definite dal nostro codice penale ereditato dal sistema delle sanzioni congeniato dal regime mussoliniano. La pena accessoria è una sanzione supplementare che segue quella penale e decreta la morte civile dell’ex detenuto, che si trasforma così in ex cittadino. Ve ne sono di tipi diversi: la libertà vigilata e la sorveglianza speciale, che comportano pesanti limitazioni alla libertà personale e restrizioni di natura civile e amministrativa. Per esempio: il divieto di avere la patente di guida, l’obbligo di dimora, il divieto di frequentare luoghi ritenuti equivoci dalle forze di polizia o persone pregiudicate, il divieto di uscita nelle ore notturne, eccetera. La peggiore di tutti però è la Casa lavoro perché si viene nuovamente rinchiusi in strutture carcerarie, anche se non si è più «detenuti» ma «internati» ad indicare uno status di restrizione non più penale ma amministrativo. Uno status sempre più ambiguo perché ormai è la magistratura di sorveglianza che gestisce queste situazioni. La Casa lavoro nel gergo carcerario viene chiamata «ergastolo bianco». Perché si sa quando si entra ma non quando si esce. La decisione finale è legata alla cessata pericolosità sociale decretata dal magistrato di sorveglianza sulla scorta dei rapporti di polizia e delle relazioni trattamentali. In Casa lavoro, contrariamente a quanto indica il nome, non si lavora affatto. Si sta chiusi e basta, peggio che in carcere. Teoricamente si dovrebbe lavorare per forza, perché il lavoro, si sa, «riabilita e redime». Ma nelle Case lavoro di oggi si schiatta e basta. A Sulmona ci sono 200 internati per 75 posti. Brande a castello in celle di appena 9 metri. E poi niente, senza nemmeno un fine pena da attendere. La permanenza può durare mesi oppure anni. Dipende da tanti fattori che l’internato non conosce. Se sei straniero, come Mahmoud Tawfic, e sei pure anziano, e magari la Casa lavoro ti è piombata addosso dopo che eri stato scarcerato e avevi riassaporato la libertà, rischi di finire in depressione. Come sembra si avvenuto a Tawfic, tornato in cella lo scorso dicembre dopo essere uscito dal carcere nell’agosto del 2010 al termine di una lunga pena. Pare avesse tentato di rifarsi una vita a Roma. Pochi mesi e le cose sono andate male. Decretato pericoloso socialmente si è ritrovato internato e così ha deciso di farla finita. Per fuggire l’inferno ha legato un lenzuolo alla grata e si è appeso. Erano quasi le 20 quando i suoi compagni hanno lanciato l’allarme. I tentativi di rianimarlo sono stati vani. La procura ha disposto per oggi l’esame autoptico per accertare la cause della morte. Nel corso del 2010 si sono uccisi tre internati: il 7 gennaio è stata la volta di Antonio Tammaro di 28 anni; il 3 aprile è toccato a Romano Iaria di 54 anni. Raffaele Panariello di 31 anni si è toto la vita il 24 agosto. Un quarto, Domenico Cardarelli, di 39 anni, si è spento per «cause naturali» l’8 aprile. In altre 14 situazioni vi sono stati dei tentativi di suicidio da parte di internati, sventati dall’intervento della polizia penitenziaria. Complessivamente nel 2011 sono già morte, per suicidio o infarto, 11 persone. In tutto il 2010 ci sono stati 66 suicidi, 1134 tentati suicidi, 5603 atti di autolesionismo. Il carcere della morte continua.

da Lierazione.it

Ma questa gente come mai sta ancora in giro ?


Lele Mora - Vicende giudiziarie (da Wikipedia)

Nel 2000 Mora venne condannato dal fisco per evasione fiscale di 5 miliardi di lire. Nel febbraio del 2008 venne nuovamente condannato per evasione fiscale per 5,6 milioni di euro. Lele Mora e Mirko Mora (rappresentante legale della LM Managements e figlio di Lele) tra il 2003 e il2004 hanno scaricato come spese legate alle loro attività spese che l'agenzia delle entrate ha ritenuto personali o comunque non legate alla loro attività commerciale. Tra queste spese si annoverano regali ad amici e collaboratori, viaggi pagati a persone non legate alla loro società, affitti di residenze in Sardegna e cene personali. Scaricando queste spese la società poteva dichiarare guadagni quasi inesistenti e quindi pagare meno tasse. Lo stesso Lele Mora e suo figlio Mirko Mora dichiaravano stipendi annuali inferiori ai 10 000 euro pur vivendo in una casa con un affitto di 220 000 euro annui[4]



La società di Mora fece ricorso e nel febbraio 2008 venne condannato dal primo grado di giudizio al pagamento di quanto richiesto dal fisco e delle spese processuali per 30 000 euro,[5] poi lo stesso Lele Mora all'ANSA ha rilasciato questa dichiarazione: "In relazione alle notizie diffuse in modo fuorviante dalle maggiori emittenti televisive e pubblicate da alcune testate giornalistiche italiane si vuole sottolineare che io stesso ho ricevuto la notizia del rigetto del ricorso, da parte della 5ª Sezione della Commissione Tributaria Provinciale di Bergamo, solo poche ore prima che queste fossero divulgate. Tengo a precisare che la giustizia tributaria prevede tre gradi di giudizio. I miei commercialisti stanno già predisponendo il ricorso in Commissione Regionale. Sono certo che la Commissione Tributaria Regionale sarà più attenta al giudizio in merito al ricorso che ci apprestiamo a presentare. Inoltre spero che tengano conto del tipo di attività svolta dalla LM Management S.r.l., cosa non fatta né dall’Ente accertatore, né dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bergamo. Infine voglio chiarire che la deduzione di costi, che per il tipo di attività svolta sono a nostro giudizio inerenti e pertanto deducibili, non è sintomo di evasione come reso pubblico dai mass media".
Nel 1989 viene arrestato a Verona per presunto spaccio di droga e messo in custodia cautelare in carcere, poi è scagionato[6]nel 1996 è coinvolto in uno scandalo per truffa nella vendita di un appartamento in pignoramento giudiziario. Nel 2000 evade il fisco per circa 5 miliardi dilire, che poi paga. Il 13 marzo 2007 gli viene notificato, dal pm di Potenza Henry John Woodcock, il divieto d'espatrio in base a intercettazioni telefoniche nell'ambito della indagine definita dalla stampa come "Vallettopoli", divieto poi revocato l'11 maggio 2007[senza fonte]. Nel febbraio del 2008 Lele Mora è stato prosciolto dalle accuse riguardanti l'indagine "Vallettopoli" e nello specifico le presunte estorsioni effettuate dal fotografo Fabrizio Corona.
Nell'aprile 2008 Lele Mora viene prosciolto: infatti cadono le accuse per l'agente delle star. Il pm della procura di Potenza John Woodcock ha chiesto l'archiviazione per l'agente dei vip[7].
Nell'ottobre 2010, insieme a Emilio Fede, Lele Mora è coinvolto nello scandalo relativo alla ragazza marocchina minorenne "Ruby". Pare che siano stati proprio i due a presentare la giovane al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Vogliamo solo LA VERITA', nient' altro

I giornali, le TV, internet ,i social network stanno continuamente pubblicando  ipotesi, critiche, accuse , commenti ironoici sul "caso Berlusconi".
Berlusconi si presenta alle Tv in qualità di Presidente del Consiglio dicendo che lui in forza della sua carica non deve essere indagato  dimenticando che anche lui è un cittadino della Repubblica e che comunque le accuse a lui rivolte sono infamanti e che la Magistratura lo ha fatto solo per motivi politici ossia per mandarlo a casa.
Ora addirittura interviene anche la Chiesa per una questione che esula dai suoi compiti.
 La nostra Costituzione, come quelle di tutti i paesi non retti da una dittatura, impone una trasparenza, una dignità di comportamenti, anche personali, che non sono richiesti a coloro che non hanno i doveri dell’uomo pubblico…
Insomma BASTA !!!


Ciò che vogliono i cittadini italiani è che si faccia chiarezza sulla questione e per questo l'unica cosa che il Presidente del consiglio, anzi il cittadino Berlusconi, si sottoponga agli interrogatori e chiarisca la sua posizione.
Se lui ritiene di essere innocente ed avere le prove dellasua innocenza perchè non va a dimostrare quanto lui afferma ?


Un presidente del consiglio che dopo aver fatto un danno così enorme alla credibilità dell’Italia nel mondo dice che “si sta divertendo” è un irresponsabile pericoloso per tutto il Paese.


Lui DEVE andare dai magistrati come farebbe qualsiasi cittadino indagato per reati !!!


Insomma noi vogliamo LA VERITA' E NIENT'ALTRO CHE LA VERITA' 
Una persona indagata per una lunga serie di reati non può sottrarsi alle regole fondamentali della democrazia imposta dalla nostra Costituzione.
Vogliamo sapere se chi ci governa è un delinquente o una persona onesta.

I radicali: firme false dal centrodestra per candidare la Minetti alle regionali

Silvio Berlusconi, Umberto Bossi e Roberto Formigoni si incontrarono ad Arcore per decidere di far correre l'igienista dentale Nicole Minetti per il posto di consigliere regionale. Dopo il vertice, la lista del centrodestra venne riaperta a pochi giorni dalla scadenza del termine di presentazione e ci furono irregolarità e falsi nella raccolta delle firme a sostegno. E' questo, in sostanza, il contenuto di una memoria presentata dai radicali in Procura a Milano, nella quale si chiede di indagare sulle responsabilità penali legate all'"inserimento illegale" della Minetti.



Gli esponenti dei radicali Marco Cappato e Lorenzo Lipparini, anche per conto di Marco Pannella, assistiti dall'avvocato Giuseppe Rossodivita, hanno presentato la memoria negli uffici del procuratore aggiunto Alfredo Robledo, che sta già indagando sulla presunta falsità di circa 500 firme presentate a sostegno della lista del governatore lombardo Formigoni, sulla base di un esposto degli stessi radicali . Il pm ha ipotizzato i reati di falso materiale, falso in atto pubblico e falso ideologico."Minetti - ha spiegato Cappato - è entrata in lista con modalità illegali e noi l'avevamo già denunciato pubblicamente dieci mesi fa".

Cappato ha chiarito che "secondo notizie di stampa" l'igienista dentale è entrata nella lista il 25 febbraio. "Hanno riaperto la lista all'ultimo momento utile per farla entrare - ha proseguito - visto che il 27 scadevano i termini di presentazione". L'ingresso in lista, ha spiegato ancora, "è stato concordato in due vertici ad Arcore del 23 e 24 febbraio alla presenza anche di Bossi e Formigoni". Dal 13 al 23 febbraio, però, "erano già state raccolte circa 2mila firme a sostegno della lista sulle quasi 4mila totali". Dunque, secondo i radicali, la Procura deve indagare sulle responsabilità penali per l'irregolare raccolta delle firme, avvenuta nei giorni compresi tra i vertici di Arcore e la scadenza per la presentazione della lista. "Noi vogliamo che si indaghi non solo sugli autenticatori delle firme - ha concluso Cappato - ma anche sulla catena di comando che ha gestito la vicenda". 



da Altra Notizia

Il Corriere della Sera su Berlusconi: "Intervenga il Papa". La Stama: "Dittatura"

Se il Corriere della Sera invoca in prima pagina l’intervento del Papa, se in due articoli de La Stampa compare rispettivamente la parola “Dittatura” e nell’altro l’immagine di “Vaghi timbri sudamericani nel tono”, se questo accade all’indomani dell’ultimo Berlusconi, quello dei “Giudici da punire” e del “Violare la mia abitazione è contro la Costituzione”… Se le cose stanno così e non altrimenti purtroppo stanno, cosa sta succedendo davvero? Corriere della Sera, editoriale di prima pagina, si legge: “Occorrerebbe da parte della Chiesa una parola più esplicita…se ora arrivasse un richiamo al dovere di chiarire, di rispondere con serietà ad accuse tanto serie e di sottoporsi al giudizio della magistratura, il forte rapporto Stato-Chiesa, costruito anche da Berlusconi, darebbe un contributo prezioso al Paese”. Sembra niente, sembrano solo parole stampate. E invece è un appello disperato: il maggior quotidiano italiano chiede, implora l’intervento del Papa perché in Italia nessun altro può, vuole, immagina di intervenire. E’ l’invocazione di un potere esterno, è come chiamare l’Onu, è una disperata preghiera laica perché il Papa scongiuri…

Scongiuri cosa? Nell’editoriale di prima pagina de La Stampa si legge: “La nostra Costituzione, come quelle di tutti i paesi non retti da una dittatura, impone una trasparenza, una dignità di comportamenti, anche personali, che non sono richiesti a coloro che non hanno i doveri dell’uomo pubblico…”. Compare, si affaccia quella parola: “dittatura”. E nella cronaca politica dello stesso giornale si legge appunto di un “tono dai vaghi timbri sudamericani” nell’ultimo messaggio video del premier. Cosa annusano, sentono nell’aria, insieme e non per coincidenza insieme, Aldo Cazzullo e il suo direttore Ferruccio de Bortoli, Luigi La Spina, Ugo Magri e il loro direttore Mario Calabresi? Avvertono che il confine è stato varcato, che bisogna tornare indietro, che il “caso Italia”, per dirla con Tremonti, è entrato in “terra incognita”, ma stavolta terra sconosciuta non per l’economia ma per la democrazia. I due giornali “avvertono” nel senso che leggono e capiscono quel che accade e anche nel senso che provano ad “avvertire”. Un po’, sommessamente, la pubblica opinione. Ma quelli che leggono i giornali sono cinque milioni su sessanta di italiani e quelli in grado di decrittarli molti, molti meno. I due giornali avvertono soprattutto se stessi e quel che resta delle autorità civili e civiche del paese.

Perché un governo che si assegna come programma quello di “punire i giudici” è “terra incognita” per la democrazia. Nel testo che Berlusconi doveva leggere nel suo messaggio video c’era scritto “reazione”. Berlusconi non ha voluto leggere quella parola, l’ha volutamente trasformata in “punizione”. E’ questo quello che ha detto e voluto dire. Ma un governo democratico e occidentale non può e non deve neanche concepire di punire i giudici. Può ricorrere contro i loro atti e sentenze ad altri giudici, ma “punire” mai. Ma a quali altri giudici può ricorrere un premier e una maggioranza che ogni giorno dice che la Corte Costituzionale non è affidabile e rispettabile nelle sue sentenze perché la maggioranza di quei giudici “sono di sinistra”? E se fossero di destra, allora la Corte sarebbe davvero “costituzionale”? Il programma, la voglia, la legge in incubazione per punire i giudici danno purtroppo corpo, rendono non fuori luogo e fuori tempo quella parola: “Dittatura”.

E fuori dagli usi, costumi e valori delle democrazie occidentali è sostenere che è illegale monitorare “la casa del premier”. In nessuna democrazia occidentale la “casa del premier” gode di extra territorialità rispetto alla legge. La sua inviolabilità è un valore che in occidente non esiste, anzi vige e viene rispettato il valore contrario e opposto: la casa del premier come casa di vetro. E nessuna democrazia occidentale considera come minima e irrilevante circostanza l’intervento del premier sulle forze di polizia per consigliare di rilasciare una persona fermata. Da quel momento, da quella telefonata in Questura a Milano, per scelta e azione dello stesso Berlusconi tutta la vicenda smette di essere “privata”, se mai solo privata è stata. Stabilire che i giudici possono, anzi debbono essere puniti per mano del governo, stabilire che la casa del premier è “zona delegificata” e che il premier può non rendere conto dei suoi interventi “privati” sulle forze di polizia è stabilire che l’Italia si avvia in terra ignota alla democrazia occidentale.

L’altra sera in tv un vecchio film: si vede la storia vera della regina di Spagna che invano chiede a ben sette presidenti americani di riconsegnare alla Spagna una cinquantina di schiavi negri che si erano liberati ribellandosi ai loro negrieri, la rivolta passata alla storia come quella della nave “Amistad”. La regina di Spagna li rivuole quei negri ribelli, non tanto per il loro valore di merce, quanto per non intaccare il principio e il valore economico della schiavitù. Ma i presidenti americani dicono no e non perché siano anti schiavisti, la storia data infatti dal 1839 al 1863, prima della abolizione della schiavitù negli Usa. I presidenti dicono no dicendo alla regina di Spagna una cosa che la regina proprio non può capire: che i giudici americani hanno deciso altrimenti, altrimenti anche rispetto a quanto converrebbe agli inquilini della Casa Bianca. La regina trova questo incomprensibile, incomprensibile è per la regina che il governo non possa ordinare ai giudici quale sentenza emettere. Replica un presidente dei sette e gli altri sei faranno altrettanto: “Noi siamo liberi proprio perché quei giudici sono indipendenti e nulla possiamo ordinare loro”. Ecco, un secolo e mezzo dopo, qui in Italia, il giorno e i giorni dopo l’ultimo Berlusconi dobbiamo scegliere se essere quella Spagna della regina o quegli Usa dei presidenti. Siamo già un passo, anzi due, in “terra spagnola”.

giovedì 20 gennaio 2011

ECCONE UN ALTRO ... ALEMAGNO & C.


Roma, festini con squillo e cocaina
indagato consigliere di Alemanno

Aveva la delega al decoro. Fu lui a presentare a Berlusconi la dama bianca. È accusato anche di riciclaggio e corruzione. La Finanza gli sequestra computer e agende: con molti  nomi eccellenti 


Forse è solo una coincidenza. O forse no. Ma nelle stesse ore in cui, a Milano, lo tsunami Ruby libera il massimo della sua forza d'urto, la procura di Roma decide di tirare i fili di un affare che tiene insieme un uomo della cerchia stretta del sindaco Gianni Alemanno, la benevolenza politica del presidente del Consiglio e l'amicizia con una sua "dama bianca", un giro di puttane e cocaina, opachi traffici su conti correnti della Banca Mediolanum, accuse di riciclaggio e corruzione.

È storia di martedì sera. Quando a Francesco Maria Orsi, consigliere comunale del Pdl, già delegato con la prima giunta Alemanno al decoro urbano e all'expo di Shanghai 2010, militari del nucleo di polizia tributaria della Finanza notificano un avviso di garanzia firmato dal pm Paolo Ielo per "riciclaggio, reimpiego di proventi frutto di reato, corruzione, cessione di sostanze stupefacenti in occasione di festini con prostitute". Vengono perquisiti gli uffici e l'abitazione di Orsi (per altro, come riferiscono fonti investigative, "convinto sulle prime di dover essere arrestato"). Gli vengono sequestrati computer, agende e documenti sulla dismissione di immobili del patrimonio pubblico, definite "di un certo interesse".

La "pesca" è improvvisa, dopo cinque mesi di indagini a fari spenti. Su un tipo il cui nome - Francesco Maria Orsi - ai più, dice poco o nulla. E questo, nonostante si dia un gran da fare. Almeno a stare alle carte della pubblica accusa. L'uomo, 45 anni a marzo, è arrivato in Campidoglio dal nulla. Meglio, con 1374 voti, guadagnati nelle elezioni del 2008 dopo essere stato uno dei motori della campagna di Alemanno. È un ex ufficiale dei carabinieri, riconvertito alla professione di broker assicurativo. Nel 2004, ha fondato una sua società - la "Lloyd Team Broker" - e il suo business è l'immobiliare. Meglio, le aste con cui viene dismesso il patrimonio pubblico. Ha un socio, un tale Vincenzo La Musta. Un "saltafossi" di professione "immobiliarista" che, finito nei guai (ha patteggiato a Roma una condanna per riciclaggio nei giorni scorsi), se lo tira dietro, raccontando che il lavoro dell'ex amico è un altro. La Musta sostiene infatti che, come peraltro accertato da un'indagine che nasce a Benevento, su una serie di conti (alcuni intestati a nomi fittizi) della filiale di Roma della Banca Mediolanum vengono riciclati denari truffati in Campania a famiglie di disabili e di affetti da malattie per trasfusione di sangue infetto. Complessivamente intorno ai 2 milioni di euro, frutto di risarcimenti civili che le vittime non incassano e che, appunto, prendono la strada di Roma e, in parte (come accerta la Guardia di Finanza), rimangono appiccicati alle mani di Orsi.

Per farne cosa? "Nulla. Perché si tratta di un equivoco", scrive lui a "l'Unità" che il 7 gennaio scorso solleva il problema di quegli strani conti. "Per partecipare alle aste immobiliari "Scip1" e "Scip2" bandite dal ministero del Tesoro", sostiene l'accusa. Per entrare negli incanti degli alloggi popolari Ater (per i quali, secondo il pm, avrebbe anche corrotto funzionari pubblici). Insomma, per un posto al sole, che, del resto, Orsi certamente ha guadagnato nel 2008. Perché è in quell'anno che - come scrive nell'annunciare la sua candidatura - "Se aiutiamo un sogno, il sogno ci aiuterà".

Diciamo che ad Orsi dà una mano Silvio Berlusconi. Il presidente del Consiglio presta infatti la sua voce per un spot elettorale radiofonico in cui lo si ascolta dire: "Io penso che molti dovrebbero seguire l'esempio di Francesco Orsi e penso che avrà successo, perché è conosciuto a Roma, soprattutto nella Roma che lavora". Di più, il presidente cede il suo nome per manifesti personalizzati in cui si legge: "Vota Pdl e scrivi Orsi, parola di Silvio Berlusconi". È un fatto che, alla fine di giugno dello scorso anno, Berlusconi scende dall'aereo di Stato che lo porta al G8 di Toronto con accanto una misteriosa "dama bianca" di 28 anni, neo assunta alla Regione Lazio dalla governatrice Polverini, che di nome fa Federica Gagliardi e che si "scopre" amica di Orsi (come lui stesso tiene a far sapere al "Corriere della Sera" in quei frangenti).

La circostanza viene rapidamente digerita dalle cronache. Ma l'ex socio La Musta complica la vita di Orsi. Ai pm racconta infatti che il consigliere comunale benedetto da Berlusconi, nel frattempo delegato da Alemanno al "decoro urbano" e all'expo di Shanghai 2010 (vicenda oggetto di un'inchiesta di "Repubblica" nel dicembre scorso), si fa voler bene animando "a Roma, almeno fino al 2009", "festini con prostitute" in cui - scrive il pm nel decreto di perquisizione - "cede ai presenti cocaina". Chi siano gli invitati, al momento, non è dato sapere (la procura sta cercando di ricostruirlo). Sicuramente un "non ancora identificato" ufficiale della Finanza che "corrompe" (Orsi, come documentano le intercettazioni telefoniche ha frequenti contatti con il maggiore Luca Berriola, arrestato nella vicenda Mokbel). Altrettanto sicuramente, uomini del suo sistema di relazioni le cui identità, dopo le perquisizioni di martedì e il sequestro di computer e agende, potrebbero presto non essere più un segreto.

(20 gennaio 2011)
rEPUBBLICA,IT

Female politician staged 'lesbian' sex shows for Berlusconi at 'whorehouse' parties, claim court papers

  • Woman accused of organising girls is former dental hygienist he met after marble statue attack - and persuaded to join his party
Women paid to have sex with Italian prime minister Silvio Berlusconi dressed in nurse and police uniforms and performed stripteases at parties, it was claimed today.
The damaging allegations emerged in court documents which are part of a probe into Berlusconi, 74, looking at charges of extortion and using underaged prostitutes.
Some women even put on a 'lesbian' show for him and his cronies.
Former dental hygienist Nicole Minetti, now a local politician representing his party, is named as a recruiter of the girls.
Silvio
Regional councillor and former television showgirl Nicole Minetti
Silvio Berlusconi arrives in a meeting in Rome today while in Milan former dental hygienist and local politician Nicole Minetti attends a session in the Lombardy regional parliament
According to a telephone tap transcript in the paperwork, a former police officer is heard saying: 'Minetti was there with her chest out kissing Berlusconi continuously. It was a real whorehouse. All the girls were given rings and necklaces.'
 
Today as the sordid details dominated Italian newspapers and TV news bulletins, even the Catholic Church stepped in with the official newspaper Avvenire saying it was 'wounded and shocked.'
Minetti, a former showgirl, helped restore Berlusconi's smile - literally - after he was struck in the face at a political rally with a marble statue, breaking two of his teeth.
She was his dental hygienist, and she swiftly made the move into politics by joing his People Of Freedome party, scoring a seat in Lombardy's regional parliament.
Lombardia People of Freedom (PDL) party regional councellor, former dancer, and Italian Prime Minister Silvio Berlusconi's dental hygienist, Nicole Minetti
Nicole Minetti smiles
According to a telephone transcript a former police officer says: ''Minetti was there with her chest out kissing Berlusconi continuously. It was a real whorehouse. All the girls were given rings and necklaces.''
For almost two years Berlusconi has been involved in a series of sleazy sex scandals but the latest revelations have been the worst yet as sordid details of his infamous 'bunga bunga' parties emerge.
The perma tanned politician regularly hosted parties at his residences in Milan, Rome and on the island of Sardinia at which high class escorts and wannabe TV starlets were guests.
In the 400-page document, it is claimed the girls would stroke themselves up and down Berlusconi and allow themselves to be touched, acting provocatively and vulgarly.
It went on to describe how there were wardrobes with varying uniforms which the women would put on to carry out stripteases and how they would dance seductively, semi-naked, lesbian style.
Close ally: Buxom Nicole Minetti appeared on the racy TV show Scorie in February last year
Close ally: Buxom Nicole Minetti appeared on the racy TV show Scorie in February last year
A significant number of women were involved in the parties and they were paid and given gifts, with the prosecution documents detailing rivalry between them as those who stayed the night with Berlusconi were paid more.
Prosecutors are investigating Berlusconi after questioning belly dancer Karima El Mahroug, 18, who was a guest at a party last year when she was still only 17.
They claim that sex took place with other underage girls and that Berlusconi also used his position as prime minister to put pressure on police to release Karima when she was arrested for theft last May.
Teenage nightclub dancer Karima El Mahroug here last year, goes by the name of Ruby Heartbreak. She was a guest at one of Berlusconi's parties when still 17
Teenage nightclub dancer Karima El Mahroug here last year, goes by the name of Ruby Heartbreak. She was a guest at one of Berlusconi's parties when still 17
Berlusconi is said to have personally called the police station in Milan and wrongly said she was the grand daughter of Egyptian president Hosni Mubarak and should be released so as to avoid diplomatic embarrassment.
Both of them deny having sex but prosecutors have a telephone intercept in which Karima is heard telling a friend: 'I told Silvio i wanted five million Euro for all this.'
She adds: 'he told me he would pay me all I wanted, in gold, but that I should just keeping making things up and pretend I'm mad but not reveal anything and stay quiet.'
Berlusconi's long suffering wife Veronica is divorcing him after it emerged two years ago he had been at the 18th birthday party of an underwear model called Noemi Letizia.
Aspiring model Noemi Letizia
Venezuelan showgirl Aida Yespica was also linked to Berlusconi
Berlusconi's wife Veronica is divorcing him after it emerged he'd been at the 18th birthday party of underwear model Noemi Letizia, left. He has also been linked to Venezuelan actress Aida Yespica 
Announcing the split she said:''I can longer be with a man who is ill and who associates himself with minors.'
Prosecutors want Berlusconi to present himself for questioning and are pushing for fast track trial and he has said that he is willing to speak to them in order to prove his innocence.
Political analysts said the growing scandal could push Italy towards a fresh election ahead of the one scheduled for 2013 and just a month after Berlusconi won a crucial double no confidence vote.
Berlusconi denies all the charges, insisting that he has been in a stable relationship since the split from his wife.


  • Donna accusata di organizzare le ragazze è l'ex igienista dentale ha incontrato dopo l'attacco di statua in marmo - e convinto a unirsi al suo partito
Le donne pagate per fare sesso con il premier italiano Silvio Berlusconi, vestiti con uniformi della polizia e l'infermiere ed eseguita spogliarelli a feste, è stato affermato oggi.
Le accuse compromettenti emersi nei documenti del tribunale che fanno parte di una sonda in Berlusconi, 74 anni, guardando l'accusa di estorsione e utilizzo di prostitute minorenni.
Alcune donne hanno persino messo in mostra un 'lesbica' per lui ei suoi compari.
L'ex igienista dentale Nicole Minetti, ora un politico locale che rappresenta il suo partito, è chiamato come un reclutatore delle ragazze.
Secondo una trascrizione telefonica toccare nel lavoro di ufficio, un ex agente di polizia è sentito dire: 'Minetti era con il petto fuori baciare Berlusconi continuamente. E 'stato un vero e proprio bordello. Tutte le ragazze hanno avuto anelli e collane
Oggi, come i dettagli sordidi dominato giornali italiani e notiziari TV, anche la Chiesa cattolica è intervenuta con il giornale Avvenire ufficiale dicendo che era 'ferita e scioccata.'
Minetti, una ex showgirl, ha contribuito a ristabilire sorriso Berlusconi - letteralmente - dopo essere stato colpito in faccia ad un raduno politico con una statua di marmo, rompendo due dei suoi denti.
Era la sua igienista dentale, e lei prontamente ha fatto la mossa in politica da joing suo Popolo delle FREEDOME, segnando un seggio nel parlamento regionale della Lombardia.
Per quasi due anni Berlusconi è stato coinvolto in una serie di scandali di sesso squallido, ma le ultime rivelazioni sono state il peggio ancora come sordidi dettagli delle sue feste infame 'bunga bunga' emerge.
Il politico perma abbronzato regolarmente ospitato presso le parti sue residenze a Milano, Roma e l'isola della Sardegna, a quale classe alta scorte e stelline TV aspiranti sono stati ospiti.
Nel documento di 400 pagine, si sostiene le ragazze si sarebbero corsa su e giù per Berlusconi e si lasciano toccare, in qualità provocatoriamente e volgarmente.
E 'andato a descrivere come si sono armadi con diversi uniformi che le donne avrebbero messo su ad effettuare spogliarelli e come si sarebbero danza seducente, semi-nudo, in stile lesbica.
Un numero significativo di donne sono state coinvolte nei partiti e sono stati pagati e dato doni, con i documenti di accusa dettagli rivalità tra loro come quelli che hanno passato la notte con Berlusconi sono stati pagati di più.
I procuratori stanno indagando Berlusconi dopo l'interrogatorio Belly Dancer Karima El Mahroug, 18 anni, che è stato ospite ad una festa l'anno scorso quando aveva ancora solo 17.
Essi sostengono che il sesso ha avuto luogo con le altre ragazze minorenni e che Berlusconi ha anche usato la sua posizione come primo ministro di fare pressione sulle forze di polizia per liberare Karima quando è stata arrestata per furto lo scorso maggio.

Berlusconi si dice che abbia personalmente chiamato la stazione di polizia di Milano e torto disse che era la nipote del presidente egiziano Hosni Mubarak e dovrebbe essere pubblicato in modo da evitare imbarazzi diplomatici.
Entrambi negano di aver rapporti sessuali, ma i pubblici ministeri hanno una intercettazione telefonica in cui Karima è sentito dire ad un amico: 'Io ho detto che Silvio voleva cinque milioni di euro per tutto questo.'
E aggiunge: 'mi ha detto che mi avrebbe pagato tutto quello che volevo, in oro, ma che avrei dovuto tenere solo fare le cose e far finta che io sia pazzo, ma non rivelano nulla e stare tranquillo.'
Berlusconi lunga sofferenza moglie Veronica lo sta divorziando dopo che è emerso due anni fa era stato alla festa dei 18 anni di un modello di biancheria intima chiamata Noemi Letizia.


Annunciando la scissione ha detto:''posso più stare con un uomo che è malato e che si associa con i minori '.
I procuratori vogliono Berlusconi di presentarsi per l'interrogatorio e stanno spingendo per la prova accelerata e lui ha detto che è disposto a parlare con loro al fine di dimostrare la sua innocenza.
Gli analisti politici ha detto che il crescente scandalo potrebbe spingere l'Italia verso una nuova elezione avanti rispetto a quello previsto per il 2013 e appena un mese dopo che Berlusconi ha vinto una importante doppia non voto di fiducia.
Berlusconi nega tutte le accuse, insistendo sul fatto che egli è stato in una relazione stabile in quanto la separazione da sua moglie.