mercoledì 4 maggio 2011

Forze di polizia, armate e vigili del fuoco: "una mancia vergognosa"

 L'Aula della Camera ha approvato con 252 voti a favore, 219 astenuti e nessun contrario il decreto che prevede la corresponsione di assegni una tantum al personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Il provvedimento, che passa all'esame del Senato, è stato duramente contestato dall'opposizione che lo ha definito "una mancia vergognosa" tanto da far perdere la pazienza davanti all'Assemblea al sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto. Sulla norma, inoltre, non sono mancati i mal di pancia all'interno del Pdl: gli ex An hanno protestato contro il parere della commmissione Bilancio che ha cancellato di fatto la norma, approvata dalla stessa maggioranza, che trasformava la una tantum in un aumento fisso. Protesta rientrata di fronte alla minaccia del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, di porre la fiducia sul testo. "Con la legge di stabilizzazione finanziaria - ha spiegato il democratico Gianclaudio Bressa - il governo Berlusconi, che aveva promesso di riconoscere la specificità delle forze armate, ha invece effettuato tagli lineari. In Commissione ci eravamo battuti perché questa mancia che date almeno entrasse nel calcolo della pensione, invece è un vero e proprio obolo, è una cosa vergognosa. La cosa più grave è che con questo provvedimento elargite 4 euro e create una situazione di disparità incredibile tra chi andrà in pensione l'anno scorso e chi andrà oggi creando un contenzioso infinito che prima o poi dovrete ripagare. Almeno abbiate la decenza di non presentare un ordine del giorno in cui invitate il governo ad assumersi impegni a favore del comparto perché non vi crede più nessuno. Non avete messo un euro l'anno scorso e ora elargite una mancia, state facendo un'autentica schifezza". Ancora più duro l'intervendo del deputato radicale del Pd Maurizio Turco: "Questo decreto è la solita toppa malmessa. Riservate alle truppe un trattamento vergognoso, li avete illusi e maltrattati restringendone i diritti e tagliando gli stipendi per arrivare ad affossare la promessa di riordino delle carriere sulla quale avete fatto incetta di voti". Turco ha accusato la maggioranza di "favorire gli alti gradi creando nuovi posti di potere e comando. E' accertato che i soldi che togliete all'80% vanno agli alti gradi e ai generali: su questo continuate a far finta di nulla, a derubare la truppa per arricchire i generali, perché loro vi servono. Dalla Finmeccanica a Difesa servizi spa, i generali vi servono per fare affari, per fare il nero necessario dalla Libia al Kazakistan". L'intervento del radicale ha fatto infuriare Crosetto che ha preso la parola: "Nessuno di noi è disposto a farsi dare del ladro o del bandito. Siamo persone che cercano di lavorare per le forze armate. Questo decreto è un punto di arrivo, non è il massimo ma è una risposta. Non possiamo accettare in quest'Aula certe dichiarazioni. Come parlamentare ho diritto di parlare quando vengo accusato di dare soldi ai generali, di coprire il nero per fare operazioni all'estero. Chiedo rispetto personale, la nostra storia personale parla anche per noi".

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