sabato 7 maggio 2011

Rimpasto, alt di Napolitano "Il Parlamento si esprima" Pdl: "No, già avuto la fiducia"

Il Colle dopo le nomine dei sottosegretari: "La maggioranza è cambiata, valutino le Camere". I capigruppo Gasparri e Cicchitto: "Assoluto rispetto delle norme costituzionali". Bossi: "Competenza è del premier". Ma Bocchino (Fli): "E' un ribaltone, serve un voto"

Con le nuove nomine dei sottosegretari la maggioranza è diversa "rispetto alle componenti della coalizione che si è presentata alle elezioni politiche" e "spetta ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio valutare le modalità con le quali investire il Parlamento delle novità intervenute nella maggioranza che sostiene il Governo". E’ quanto chiede, in una nota, il presidente de1lla Repubblica Giorgio Napolitano.
La nota dà conto del fatto che Napolitano ha ieri proceduto alla firma dei decreti di nomina di nove sottosegretari di Stato, la cui scelta rientra come è noto "nella esclusiva responsabilità del Presidente del Consiglio dei ministri". 
Immediata la replica del Pdl: "Numerosi voti di fiducia, a partire da quello della svolta del 14 dicembre, hanno chiarito il quadro politico, con ripetute verifiche nelle sedi parlamentari". I presidenti dei gruppi Pdl di Senato e Camera, Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto, e i vicepresidenti vicari, Gaetano Quagliariello e Massimo Corsaro. affermano: "Le nomine di governo sono giunte dopo queste diverse votazioni e nel pieno ed assoluto rispetto delle norme costituzionali e delle prerogative del Capo dello Stato".
Per la Lega parla Bossi: "Il premier ha la competenza per nominare i sottosegretari, la legge dice che può farlo, non vedo perché si dovrebbe passare dal Parlamento. Le leggi si applicano?". Da Novara il senatùr aggiunge: "Stasera finisco presto e telefono a Berlusconi, così facciamo la nota congiunta". E a proposito dei Responsabili nominati, "sono un gruppo che ha votato - ha detto - quindi Berlusconi fa bene a premiarli, se così si può dire".
Opposta la visione di Italo Bocchino,  vicepresidente di Futuro e Libertà, secondo il quale il Capo dello Stato, "con il suo intervento fa emergere una realtà formale e sostanziale di cui non si può non tener conto e che abbiamo più volte sottolineato". E aggiunge: "Berlusconi ha posto in essere un ribaltone parlamentare pur di far sopravvivere il suo governo, sostituendo la maggioranza scelta dagli elettori con una nuova maggioranza retta da una pattuglia di mercenari a cui ha dovuto pagare un alto prezzo in termini di poltrone a spese delle istituzioni e dei cittadini". "Il ribaltone è da condannare politicamente, ma è parlamentarmente possibile, fermo restando che a questo punto serve forse un voto parlamentare che legittimi il governo ribaltonista", conclude.
Interviene anche Bersani: "Ci rimettiamo alla valutazione dei presidenti di Camera e Senato". Da Caserta, dove parla per sostenere il candidato di centrosinistra, Carlo Marino, il leader del Pd sottolinea: "Il decreto sviluppa solo sottosegretari. E, non a caso, c’è il richiamo del Presidente della Repubblica nella sua assoluta correttezza istituzionale. Gli italiani non capiscono se c’è stata la nomina di un’accozzaglia di di sottosegretari, oppure è nata una nuova maggioranza parlamentare con il Parlamento che si riduce a luogo di compravendita di deputati e senatori. Per quello che riguarda, aspettiamo sereni le valutazioni di Fini e Schifani".
I REFERENDUM - Il Capo dello Stato ha ricevuto oggi il presidente della Rai, Paolo Garimberti, e il nuovo direttore generale, Lorenza Lei, nominata all’unanimità dal Consiglio di amministrazione.
Napolitano si è complimentato con la dottoressa Lei per l’ampia fiducia accordatagli e le ha formulato gli auguri di buon lavoro al servizio dell’emittente radiotelevisiva pubblica. Il presidente Napolitano ha, nell’occasione, affrontato con il presidente e il direttore generale della Rai le questioni relative alla "piena e tempestiva attuazione del regolamento approvato dalla Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai e alla necessaria informazione sulle modalità di svolgimento della consultazione referendaria".


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