lunedì 10 gennaio 2011

2011: fuga dal tiranno

Il 2011 comincia con una bella notizia per tutti noi. Entro quest'anno i processi di Berlusconi potranno ricominciare. Infatti la settimana prossima delle due l'una: o la Corte costituzionale considererà incostituzionale la norma sul Legittimo Impedimento, voluta con tutte le sue forze dal caimano, oppure – sempre la stessa Corte – dovrà necessariamente e conseguentemente dare il via libera ai referendum proposti dall'Italia dei Valori su Nucleare, Acqua pubblica e, appunto, per abrogare questa ennesima legge ad personam.
A questo punto il pallino sarà nelle mani dei cittadini italiani.
Anche in questo caso sono due le ipotesi sul piatto: Berlusconi decide di andare a elezioni anticipate e dopo il disastro di due anni e mezzo di governo che non ha governato, gli italiani sicuramente lo puniscono consentendo all'opposizione di scrollare dal groppone del cavallo Italia il peso nefasto di tutte le leggi ad personam volute dall'anziano satrapo di Arcore; oppure, nel caso in cui si decida per il prosieguo della legislatura, a Giugno si svolge il referendum da noi proposto per abrogare il Legittimo Impedimento, con gli elettori che – votando in massa per il Sì – possono decidere di eliminare questa norma altamente anticostituzionale.
Come sempre capita in questi casi il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Così il mefistofelico premier che ci ritroviamo è arrivato al momento attuale stravolgendo le regole democratiche a suo uso e consumo, utilizzando le leggi per evitare i suoi giudici naturali, depauperando il Parlamento della sua funzione legislativa e corrompendo parlamentari, ma non potrà evitare il giudizio dei cittadini che – mi auguro - non gli perdoneranno queste nefandezze e di aver pensato solo a se stesso e mai a risolvere i problemi del Paese. Si è comportato come un tiranno che ingiuria gli organi e le istituzioni democratiche, considerando i cittadini italiani come suoi sudditi.
Non gli perdoneranno di aver portato il nostro Paese sull'orlo del baratro distruggendo la scuola pubblica, calpestando i diritti dei lavoratori, dimenticando i terremotati abruzzesi, chiudendo le porte ai giovani, lasciando le forze dell'ordine senza soldi, aumentando le spese di guerra, per citare solo alcune delle porcate perpetrate dal suo governo.
Per questo il referendum sul legittimo impedimento promosso dalle migliaia di iscritti dell'Italia dei Valori che si sono mobilitati questa estate sarà il nostro grimaldello, che utilizzeremo per scardinare il progetto dittatoriale, e fuggire così dal tiranno(o farlo fuggire). In ogni caso ci sarà bisogno dell'aiuto dell'Italia democratica e legalitaria.
 Antonio Di Pietro

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