lunedì 31 gennaio 2011

L' AVVOCATO DEL DIAVOLO


Caso Ruby, guai anche per Ghedini?


I Pm di Milano potrebbero contestare la falsa testimonianza alle ragazze di via Olgettina. E prendersela anche con il legale di Silvio


Lo scrive il Secolo XIX, quotidiano finora informatissimo sullo scandalo Ruby e pronto a portare per primo alla luce la storia di Iris Berardi, che aveva passato qualche serata da SilvioBerlusconi (con lui assente, a quanto pare) quando era ancora minorenne: ci sarebbero altri guai in vista, per le ragazze di via Olgettina ma anche per chi potrebbe aver ‘esagerato’ (Nadia Macrì?) nelle sue dichiarazioni sul premier. Il rischio è quello di false dichiarazioni o falsa testimonianza:
Le dichiarazioni di alcune di lorosono giudicate inattendibili,nel tentativo di negare qualsiasi coinvolgimento nella vicenda, e le showgirl potrebbero finire nei guai per il reato di false dichiarazioni al pm.Mac’èanchel’altrafacciadella medaglia. I magistrati della procura, proprio per respingere ogni sospetto di indagine a senso unico, hanno ripreso tra lemani anche le dichiarazioni di altri testimoni che sembrano sbilanciate, in maniera sospetta, in senso opposto. Per chi le ha rilasciate potrebbe arrivare anche una contestazione di estorsione nei confronti del premier.
L’identikit dei sospettati sembra proprio quello di Nadia Macrì:
Quei testimoni potrebbero, insomma, aver esagerato nelle accuse perseguendo un progetto di ricatto. Un’iniziativa di questo tipo, ritengono i pm, darebbe più forza all’inchiesta. Dimostrerebbe la correttezza del loro operato, per non aver raccolto qualsiasi dichiarazione sfavorevole al premier in maniera preconcetta,ma per aver anzi vagliato ogni possibilità. Anche perché il quadro di contorno all’indagine non cambierebbe di molto, visto che una delle polemiche più forti delle ultime settimane è appunto quella sulla ricattabilità del premier.
E tra le sorprese, ce ne potrebbero essere anche per Longo e Ghedini, che hanno condotto le indagini difensive:
Tra le situazioni che imagistrati stanno vagliando c’è anche quella di un’eventuale, e finora del tutto ipotetica, contestazione di favoreggiamento (inteso nel senso di del depistaggio delle indagini) per chi ha condotto le indagini difensive utilizzando strumenti diversi rispetto a quelli che la legge prevede. Travalicando i confini, forzando le situazioni e cercando (è questo che sospettano gli inquirenti) di costruireuna lineadifensiva comune tra tutte le persone ascoltate. 

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