lunedì 17 gennaio 2011

Il federalismo fiscale... ecco cosa è

Per federalismo si intende un'organizzazione di Stati o di altri enti territoriali (es. Regioni) che si associano per conferire ad un'organizzazione sovranazionale (lo Stato federale) delle competenze e quindi dei poteri, con la conseguente rinuncia alla propria sovranità nazionale. In definitiva con il federalismo vi sono delle organizzazioni autonome che ritengono più utile delegare alcuni dei propri compiti ad un'altra organizzazione, che se ne occupa per tutte le organizzazioni che si sono associate, in quanto si confida che una struttura più grande possa svolgere meglio quei compiti (es. politica estera, difesa, gestione dell'economia).
Fenomeni di questo tipo sono stati sperimentati in America, con gli Stati americani che si sono federati negli Usa, e si stanno sperimentando in Europa, con l'Unione europea, che si basa sulla rinuncia alla sovranità nazionale dei Paesi nazionali in alcuni settori (es. gestione dell'economia, moneta), che sono gestiti in modo autonomo dalle autorità comunitarie. Il nostro Paese è stato finora basato sul regionalismo, ossia su un sistema basato su limitate autonomie delle Regioni, mentre allo Stato competeva tutto quanto non era esplicitamente delegato alle Regioni.

Il federalismo fiscale
Instaurare una proporzionalità diretta fra le imposte riscosse in una determinata area territoriale del paese - i Comuni, le Province, le Regioni - e le imposte effettivamente utilizzate dall'area stessa. Questa la finalità del federalismo fiscale
previsto dalla riforma del titolo V operata con la legge cost. n. 3/2001 dall'art. 119 della Costituzione, che ne contiene i princìpi ed è entrato in funzione a seguito dell'approvazione della Legge 42/2009 entrata in vigore il 21 maggio del 2009. Tale sistema, integrato e coordinato tra i vari livelli di governo dello Stato, prende il nome di Fisco Federale. Un Fisco già attuato nell'Alto Adige e in Sicilia.

Principi fondamentali del federalismo fiscale sono - da una parte - il coordinamento dei centri di spesa con i centri di prelievo - che comporterà automaticamente maggiore responsabilità da parte degli enti nel gestire le risorse – e da un'altra parte la sostituzione della spesa storica, basata sulla continuità dei livelli di spesa raggiunti l'anno precedente, con la spesa standard. Il federalismo fiscale per diventare operativo necessita di una serie di provvedimenti che si snodano nell'arco di 7 anni: 2 anni per l'attuazione e 5 di regime transitorio.

Il finanziamento delle funzioni trasferite alle regioni, attraverso l'attuazione del federalismo fiscale, comporterà ovviamente la cancellazione dei relativi stanziamenti di spesa, comprensivi dei costi del personale e di funzionamento, nel bilancio dello Stato. A favore delle regioni con minore capacità fiscale - così come prevede l'art.119 della Costituzione - interverrà un fondo perequativo, assegnato senza vincolo di destinazione.

Il federalismo fiscale nel mondo
In diversi Paesi europei vigono sistemi di federalismo fiscale, che spesso sono accompagnati da un ordinamento federale dello Stato: Germania, Svizzera, Austria e Belgio sono stati genuinamente federali, mentre la Spagna è uno stato regionale, con forte autonomia fiscale alle singole comunità autonome, ma priva di un ordinamento costituzionale federale. A livello mondiale, alcuni Paesi hanno sia un ordinamento federale riguardo alla forma di Stato sia riguardo al sistema fiscale: è questo il caso di Stati Uniti, Canada, Brasile, Argentina, India e Australia.

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