mercoledì 5 gennaio 2011

Consumatori e vita di tutti i giorni, compresi i diritti dei cittadini

I consumatori sono coloro che acquistano un prodotto e -per semplificazione piu' che per altro- vengono equiparati anche agli utenti dei servizi. Il confine tra consumatori e cittadini e' ben delineato: il primo l'abbiamo scritto, il secondo e' il componente della comunita' civica.Spesso accade che i diritti e i doveri del cittadino si intreccino con quelli dei consumatori e, siccome la fiducia media dei cittadini verso associazioni come la nostra e' buona, mentre e' scarsa per chi in primis dovrebbe tutelare i diritti dei cittadini (partiti, sindacati, etc), ecco che l'associazione dei consumatori diventa punto di riferimento per tutto quello che non funziona nella societa', una sorta di spalla su cui piangere e confidare i propri problemi.
Ma noi non siamo tuttologi. Mettiamo al centro della nostra politica il cittadino consumatore e utente, un soggetto economico che dovrebbe essere il fulcro centrale intorno al quale l'economia del Paese dovrebbe circolare. Sappiamo che non e' cosi', perche' nel nostro Paese piu' che in altri (soprattutto quelli a tradizione anglosassone), l'economia gira intorno alle aziende, ai lavoratori e allo Stato e i consumatori sono una sorta di suddito. Certo, in Italia abbiamo anche il codice del consumo e le cose scritte sono abbastanza chiare, ma quando chi ci governa deve decidere una politica, l'ultimo soggetto a cui pensa e' il consumatore, se non -come quasi sempre avviene- se lo dimentica. L'esempio principe di questa cultura e' lo sciopero: siamo abituati ai corte che girano per le strade delle nostre citta', bloccando il traffico, ai ferrovieri che bloccano il traffico, agli impiegati nei servizi pubblici che fanno chiudere l'erogazione di questi servizi, etc. Tutte situazioni in cui il diritto del consumatore viene soggiogato ad altri diritti ritenuti superiori. Il consumatore e', cioe', soggetto passivo rispetto alle politiche degli altri protagonisti della societa'. I consumatori, per scioperare, lo possono fare solo individualmente e nel loro singolo rapporto con il fornitore di un prodotto o l'erogatore di un servizio (diffidate di chi ogni tanto proclama scioperi dei consumatori e sciorina finti dati per vantarne il successo).
Questa e' la fotografia della nostra realta'. Ma noi crediamo che possa essere letta anche in modo diverso e meglio comprendere che questa centralita' del consumatore andrebbe presa un po' di piu' in considerazione.
Faccio un solo esempio su un argomento apparentemente ostico o, addirittura, dove il consumatore svolge un'altra funzione. Le droghe illegali. Dici consumatore e pensi a quello che compra lo spinello o si fa un viaggetto ad Amsterdam. Questo consumatore -in diritti e doveri- non esiste perche' illegale, e' solo un clandestino che non puo' vantare nulla nei confronti della legge. Il Cato Institute, think-tank americano che perora la legalizzazione delle droghe oggi illegali, ha pubblicato un corposo rapporto in cui, coi numeri, dimostra che la legalizzazione delle droghe converrebbe agli Usa: la spesa pubblica risparmierebbe ogni anno 41,3 miliardi Usd in polizia, giustizia e carceri; e poi ci sarebbero da considerare i vantaggi derivati dall'emersione di un nuovo settore economico. Questo per dire che, partendo dalla centralita' di un soggetto consumatore e dalle sue esigenze (oggi negate, ma affermate in clandestinita' o ipocritamente ammesse solo per il consumo ma non per il procacciamento della sostanza), la legalizzazione sarebbe non solo un diritto di disporre di se stessi come si crede, ma avrebbe una base economica esplosiva da cui chiunque, soprattutto i non-consumatori di droghe oggi illegali (la maggioranza delle persone), ne trarrebbe vantaggio.
Termino sottolineando come l'aspetto economico e' la base su cui si fondano anche tutte le liberta': essere liberi conviene non solo al nostro anelito di disporre di se stessi, ma anche e sempre alla tasche di se stessi come soggetto economico della societa'.

Nessun commento:

Posta un commento