E' solo una questione di mentalità, i cittadini di quei paesi (Svezia, Norvegia, Danimarca... ) tengono molto al loro stato e al bene comune.
L’Italia è il Paese europeo con la più alta evasione fiscale, con il 48% del reddito imponibile che non viene dichiarato. Segue la Romania con il 41%, la Bulgaria con il 38%, l’Estonia con il con 37%, la Slovacchia con il 32%. Fanalino di coda l’Inghilterra con il 12%, il Belgio con il 10% e chiude la Svezia con il 7%. Lo rileva un’indagine di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani condotta su dati divulgati dalla Guardia di Finanza dei singoli stati UE. In Italia i principali evasori sono industriali (32%), bancari e assicurativi (28%), seguiti da commercianti (12%), artigiani (11%), professionisti (9%) e lavoratori dipendenti (8%).
A livello territoriale, invece, l’evasione è diffusa soprattutto al Sud (34,5% del totale nazionale), seguito dal Nord Ovest (26,5%), dal Centro (20,1%) e dal Nord Est (18,9%).
Dai dati è inoltre emerso che solo un cittadino su cinque sa perché paga le tasse, mentre quattro su cinque si considerano sudditi di un’amministrazione finanziaria troppo burocratizzata, che non eroga i servizi sociali dovuti, violando i diritti dei contribuenti.
“Dall’analisi degli studi di settore delle pompe funebri – afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it – in Italia un morto su due si seppellisce da solo. Al Sud, diventano diventano 2 su 3”
“Di fronte a un fenomeno cosi’ pervasivo – continua Carlomagno – servono strategie fiscali diverse. Bisogna puntare sulla tax compliance anzichè sui tradizionali strumenti di repressione. E’ necessaria un’illuminante politica di collaborazione con le associazioni rappresentative dei contribuenti per generare una autentica cultura antievasione.
A livello territoriale, invece, l’evasione è diffusa soprattutto al Sud (34,5% del totale nazionale), seguito dal Nord Ovest (26,5%), dal Centro (20,1%) e dal Nord Est (18,9%).
Dai dati è inoltre emerso che solo un cittadino su cinque sa perché paga le tasse, mentre quattro su cinque si considerano sudditi di un’amministrazione finanziaria troppo burocratizzata, che non eroga i servizi sociali dovuti, violando i diritti dei contribuenti.
“Dall’analisi degli studi di settore delle pompe funebri – afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it – in Italia un morto su due si seppellisce da solo. Al Sud, diventano diventano 2 su 3”
“Di fronte a un fenomeno cosi’ pervasivo – continua Carlomagno – servono strategie fiscali diverse. Bisogna puntare sulla tax compliance anzichè sui tradizionali strumenti di repressione. E’ necessaria un’illuminante politica di collaborazione con le associazioni rappresentative dei contribuenti per generare una autentica cultura antievasione.
Visti questi dati cosa pensa di fare il Governo? sicuramente non questo che fa leggi per incentivare l'evasione, vedi falso in bilancio e tante altre leggi che consentono oltre che all'evasione anche l'elusione.(d'altra parte abbiamo al governo e in parlamento diversi personaggi indagati per evasione fiscale).
In Italia quando gli evasori vengono scoperti gli fanno gli "sconti".
Considerato quanto sopra spero che il prossimo governo intervenga duramente contro questo male del nostro Paese.
Con gli oltre 100 miliardi di euro evasi si potrebbe ristabilire una certa equità nella distribuzione del reddito e migliorare la nostra economia che è allo sbando.
Faccio un appello ai futuri governanti che per il reato di evasione fiscale sia previsto il carcere (quello vero) e in caso di evasione ampiamente riscontrata da prove inconfutabili il carere immediato senza appello e la confisca dei beni.
Credo che con questo sistema la gente prima di evadere ci penserebbe molte volte.
di Roberto Gianantoni
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